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Ma diciamolo senza giri di parole: è una festa del cazzo

Festa degli uomini – Monte Prato

Una di quelle giornate inventate da chi ha bisogno di sentirsi qualcuno solo perché ha un pisello tra le gambe. Una festa fatta dai coglioni, per i coglioni.

Niente a che vedere con la virilità. Niente a che vedere con la forza, con il coraggio, con la fatica di esistere. Solo un pretesto per grigliare, bere birra calda e sentirsi importanti in branco.

Ma importante non sei.
Non perché sei uomo, non perché sei donna, non perché sei altro.
Sei importante solo quando smetti di celebrare la tua appartenenza come fosse un merito.
Solo quando stai zitto, se non hai niente da dire.
Solo quando non hai bisogno di una festa per esistere.

Chi ha bisogno di una festa degli uomini, è perché non ha capito un cazzo della vita.
E la verità è che non si può spiegare niente a chi ragiona coi coglioni.
Perché è lì che hanno il cervello, ed è lì che se lo portano in giro, gonfio di birra e senza direzione.

E quindi, buona festa a Monte Prato.
Che il vostro barbecue vi si incenerisca.
Che le vostre chiacchiere vi si brucino in gola.
E che vi resti addosso, per sempre, l’odore di quello che siete: carne cheap cotta male.

Carta Straccia

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