A
ltro che “inizia bene la giornata con le ultime novità”: comincia sputando fuoco, o stai pure a dormire per sempre.
Ti vogliono sveglio, ma non libero. Ti vogliono attivo, ma non pensante. Ti vogliono ottimista, ma con la testa china.
“Comincia bene la giornata con le novità più calde”, ti dicono.
E tu ci caschi, coglione.
Ti alzi dal letto come se fosse un obbligo, non un inizio. Inciampi tra tazzine di porcellana e propositi di felicità prefabbricata. Ti infili nei pantaloni come in una bara tiepida, pronto per un altro giorno di sorrisi finti e caffè amari.
E poi loro arrivano, puntuali come il vomito la mattina dopo. Le “novità calde”.
L’ultima crema alla bava di lumaca. L’app per respirare meglio mentre ti strangolano. La tazza intelligente che ti misura l’umore.
E tu compri. Ti entusiasmi. Ti convinci.
Perché è questo che vogliono: che tu inizi la giornata con qualcosa da desiderare, da inseguire, da bramare. Non un sogno, ma un prodotto.
Ti vendono la speranza in confezione riciclabile, con lo sconto se te ne prendi due. Ti danno in pasto l’illusione di star cambiando qualcosa, quando in realtà sei sempre lo stesso: una pedina esausta in un gioco che non comandi.
Non ti servono le “novità”. Ti serve un cazzo di terremoto dentro. Ti serve svegliarti con la voglia di spaccare il muro, non di leggere il giornale. Ti serve guardarti allo specchio e dire: “Oggi non corro per nessuno”.
Invece ti ritrovi a scrollare lo schermo cercando un senso. Lo trovi in un meme, lo perdi in una fattura. Ti resta il nodo in gola e la speranza che arrivi sera.
Svegliarsi “bene” non significa sorridere alla luce. Significa sputare sangue e accettare che il giorno che hai davanti potrebbe essere l’ultimo — e allora devi renderlo vero, dannato, sporco, tuo.
Altro che tazza di tè verde e meditazione guidata: prova a cominciare la giornata bestemmiando contro il cielo, con i piedi nudi sul pavimento gelido e la voglia di fottere il mondo.
Fottere nel senso pieno: prenderlo, scuoterlo, rovesciarlo. Mettergli le mani addosso finché non ti ridà ciò che ti ha tolto.
Hai ancora bisogno di “una novità calda”?
Ti do la mia: il mondo non ti salverà. Il tuo capo non ti darà tregua. Lo Stato non ti offrirà giustizia. La tua salute mentale non migliorerà con una candela profumata.
L’unica cosa calda che puoi trovare è la tua rabbia. L’unico risveglio vero è quello in cui decidi di non piegarti.
Smettila di cominciare le giornate con l’idea di “fare il tuo dovere”.
Cominciale con l’intenzione di incendiare ogni obbligo.
Mangia pane raffermo e rabbia, non granola biologica.
Sborrati in faccia la libertà, se serve, ma non farti sedurre dalle coccole della pubblicità.
Vuoi iniziare davvero la giornata “come si deve”?
Allora apri la finestra e urla.
Grida a chi ti ha insegnato a inginocchiarti.
Tocca la tua pelle come se fosse sacra.
E non accendere la radio, accendi te stesso.
Perché se non sei tu a decidere come cominciare la giornata, lo farà qualcun altro.
E a quel punto è finita: diventi ingranaggio, diventi pasto, diventi niente.
Meglio svegliarsi nudi e affamati che vestiti e sottomessi.
Meglio iniziare a vivere male che continuare a morire bene.
Meglio strappare la coperta del mondo che farsi rincalzare ogni mattina da una mano che non è la tua..