Ogni mattina si ripete lo stesso rito. Accendere la macchina. Aspettare chi dovrebbe salire. Fare il proprio dovere anche quando gli altri scelgono l’ambiguità, il silenzio, l’opacità.
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C’è una chiave. Una sola. Sta lì, sospesa a mezz’aria, come se aspettasse qualcosa o qualcuno. E c’è una porta, mezza visibile, mezza negata. Il meccanismo è chiaro: serratura, chiave,…
Una di quelle giornate inventate da chi ha bisogno di sentirsi qualcuno solo perché ha un pisello tra le gambe. Una festa fatta dai coglioni, per i coglioni.
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Il caffè? È lava. Ti investe come una marea di CHAOS, non ti sveglia: ti affoga. Altro che buon giorno. È guerra, ogni mattina. Ed è tutta interiore.
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I razzi, i droni, l’intelligenza artificiale che ti porta il caffè e ti legge l’anima. Ma eccolo qui il futuro: un bambino in mezzo alle macerie, con un casco da…
È nei palazzi del potere sacro, dove i cardinali fumano sul cadavere della fede e ti indicano l’abisso mentre ci sguazzano dentro. L’inferno è nei sermoni sulla purezza, vomitati da…
l’Italia sorride stanca a chiunque passi. Non perché ci creda, ma perché deve. Perché il trucco deve tenere, la Madonna deve sembrare immacolata, anche se sotto la tunica sacra puzza…
Ridete pure. Per nascondere la disperazione dietro un naso rosso e due buffonate da quattro soldi. Per farvi ridere mentre dentro muore. E se si ammazza, tanto meglio: uno in…
Eccola lì, la sacra icona della maternità patriarcale. Crocifisso sotto il cartello “MAMMA” come fosse una carica istituzionale, non un gesto umano. E tu, che ancora ti chiedi perché cazzo…
Eccola lì, la sacra icona della maternità patriarcale. Crocifisso sotto il cartello “MAMMA” come fosse una carica istituzionale, non un gesto umano. E tu, che ancora ti chiedi perché cazzo…
È quel fottuto momento in cui senti che c’è qualcosa che puzza di marcio ma tutti fanno finta di non sentire. E allora stai zitto pure tu. Ti spegni, ti…