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E adesso vomita pure

Buongiornissimo a voi, cari amici del nulla.

A voi che aprite gli occhi e prima ancora di pisciare avete già postato il cappuccino col cuore, il cornetto intatto, la luce dorata che entra dalla finestra e vi bacia la fronte mentre scrivete “pace e amore” con le dita ancora sporche di sonno e ipocrisia.

A voi che usate frasi fatte per riempire il vuoto. Che volete farci credere che basti una foto calda per rendere la realtà più gentile. Ma la realtà non vi guarda. E neanche noi.

Fuori da quelle inquadrature false c’è il portacenere pieno di cicche della sera prima. C’è il bicchiere di vino rimasto sul tavolo, quello che non avete finito perché vi siete addormentati davanti a un film che non parlava di voi. C’è il cornetto sbriciolato accanto alla tazza che puzza più di rimorso che di arabica. C’è la puzza della vita vera. Quella che non si posta. Quella che non riceve like.

Volete dare il buonumore?
Allora mostrate quello che siete davvero.
I piatti nel lavandino.
Le mutande stese sopra il termosifone.
La stanchezza incrostata sulle occhiaie.
Le cicche nel caffè.
La paura.

Perché la verità fa più bene di mille buongiorni zuccherati.
E perché nessuno cambia vita con un’immagine felice, ma forse qualcuno riesce a respirare se gli dici che non è l’unico a sentirsi affondare.

E allora ve lo diciamo noi:
Buon weekend di merda. Buon sabato mattina a tutti.
A quelli che fingono, e a quelli che non ce la fanno più a fingere.

Da Carta Straccia, con l’alito pesante, il cuore stropicciato, e ancora un mozzicone acceso tra le dita.

Carta Straccia

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